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Daltonismo: il test di Ishihara per misurare la tua percezione ai colori

Il test di Ishihara o generalmente detto "test dei colori" , è utilizzato per ricercare possibili anomalie nella percezione dei colori. Di prassi questo test viene utilizzato per la rilevazione del daltonismo e delle acromatopsie tramite una serie di 38 tavole dette appunto "Tavole di Ishihara". Il paziente dovrà riconoscere dei numeri o dei percorsi che risulteranno evidenti a chi possiede un normale senso cromatico ma difficili o impossibili da riconoscere per chi non vede bene i colori. Vuoi fare il test? Per farlo siediti a circa 90 cm di distanza dallo schermo del computer ( se esegui il test dallo smartphone stai a circa 40 cm) e con entrambi gli occhi aperti guarda ciascuno dei cerchi qui sotto. ( Puoi fare la prova anche chiudendo un occhio alla volta per testarlo singolarmente)

Cosa vedi?

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Li hai visti tutti?Perfetto procediamo….ora, ti proponiamo  un'altra scheda che fa parte delle 38 tavole di Ishihara.

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Cosa vedi?

✅ Se riesci a vedere il numero 15, significa che non presenta alcun problema di visione.

✅ Se vedi il 17, potresti avere la cecità ai colori rossi.

✅ Se non riesci a percepire nessun colore potresti avere un deficienza ai colori.

Nel caso in cui non riuscissi a percepire nessun numero ti basterà prendere un appuntamento con un medico oculistica o col tuo ottico di fiducia per poter completare il test ed avere un risultato completo ed affidabile.

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Test dei colori on line Test dell’astigmatismo


I difetti refrattivi: l'astigmatismo

L’astigmatismo può essere considerato uno dei difetti refrattivi più diffusi in quanto è spesso presente in condizioni comuni di miopia o ipermetropia.Questa ametropia solitamente è causata da :
✅ una irregolarità corneale (da qui il nome tecnico “astigmatismo corneale”) e si manifesta quando i meridiani corneali differiscono tra di loro.
✅ una irregolarità del cristallino (la lente naturale posta all’interno dell’occhio).In questo caso parleremo di astigmatismo lenticolare.
Vuoi scoprire se sei #astigmatico?🧐
Per eseguire il test siediti a circa 90 cm di distanza dallo schermo del computer (la distanza può variare in quanto devi essere certo che l’immagine si presenti nitida),senza gli occhiali occludendo prima un occhio e poi un altro.
Come ti appaiono le linee?🤓
Se non sei astigmatico, le linee appariranno subito nitide e tutte ugualmente scure.Potresti essere astigmatico invece se alcune linee differiscono tra di loro apparendo più definite e con un maggior contrasto, mentre le altre risulteranno sfocate o più chiare.

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Test dei colori on line Tavole di Ishihara

Ridurre le difficoltà visive: in arrivo il dispositivo medico a forma di occhiale.

Quante volte hai sentito gli occhi stanchi, pesanti e una crescente difficoltà di concentrazione e messa a fuoco? Vivere in un mondo digitale, come accade oggi non è sempre facile per la salute, non solo di nostri occhi ma di tutto l’organismo. E’ approvato infatti come ogni attività svolta da un organo vada direttamente o indirettamente a sollecitare la risposta di una parte del nostro corpo. Il crescente uso di tablet, pc e dispositivi elettronici sta mettendo a dura prova il nostro sistema visivo, obbligandolo  ad un lavoro extra che, prolungato nel tempo, può dare alcuni “effetti indesiderati” come cefalea, tensione muscolare collo-spalle, disequilibrio, nausea difficoltà di attenzione e concentrazione ed in alcuni casi l’alterata percezione dello spazio. “Tali disagi possono dipendere da una disarmonia delle informazioni visive”, spiega Marco Grassi, optometrista che da anni si dedica alla rieducazione visiva in relazione alla risposta globale dell’organismo. Secondo l’optometrista Marco Grassi, ideatore del dispositivo, l’armonizzazione è la chiave di volta. Questo strumento ( molto simile ad un paio di occhiali con lenti senza gradazione) è in grado di armonizzare quelle informazioni visive che permettono al sistema di essere funzionale ed equilibrato per organizzare e coordinare le funzioni di base (movimento occhi, convergenza, messa a fuoco, visione tridimensionale, etc.) ed integrarle con gli altri sensi per affrontare senza fatica e dispendio energetico, le quotidiane attività.

In attesa che questo strumento possa diventare di uso comune, per ora la miglior profilassi per una corretta visione è recarsi da proprio medico oculista o optometrista che durante le abituali visite di controllo, prescriverà nel caso la corretta gradazione delle lenti.

 

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Marco Grassi ha aperto il centro optometrico Family Vision Center tramite il quale si occupa di prevenzione dei fastidi che riducono attenzione, autonomia e benessere nei compiti lavorativi e scolastici, analisi visiva attraverso un protocollo che considera le esigenze e le attitudini soggettive e si interfaccia con i disagi visivi correlati

 

Fonte: platform-optic.it

Come funziona l'occhio umano?

L’occhio è uno degli organi più sofisticati del nostro corpo, sicuramente uno dei più importanti dei nostri cinque sensi. Direttamente collegato al cervello, l’occhio è un globo rotante che ci consente di catturare la luce, analizzarla e interagire con il nostro ambiente. Spesso paragonato all’obiettivo di una macchina fotografica il suo corretto funzionamento ci permette di avere una corretta percezione visiva di quello che ci circonda.

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A livello anatomico l’occhio è considerato uno degli organi più interessanti e strutturati del nostro corpo, nonostante le sue ridotte dimensioni. Guardandolo frontalmente noterai una membrana bianca, detta sclera , una parte colorata chiamata iride ed infine una parte scura comunemente riconosciuta come pupilla. L’iride determina quindi il colore dei nostri occhi mentre la pupilla ha la funzione di regolare la quantità di luce che entra all’interno dell’occhio allargandosi o restringendosi in base alle fonti luminose presenti nell’ ambiente in cui ci troviamo. Queste strutture vengono considerate “parti visibili”  in quanto benché poste in primo piano, non presentano la caratteristica della trasparenza, come avviene per la cornea.

La cornea è una membrana protettiva altamente sensibile posta nella parte anteriore dell’occhio (forma una calotta semisferica sopra l’iride) e contribuisce con il cristallino a formare il diottro oculare. Il cristallino ha sede dietro all’iride ed è protetto dall’umore acqueo il quale consente alla luce di rifrangere e di proseguire il suo viaggio, attraverso l’umor vitreo,  fino alla retina. Da qui i fotorecettori retinici convertiranno il segnale luminoso in impulso elettrico. Tale impulso verrà poi inviato attraverso le fibre del nervo ottico al cervello ,che elaborerà l’immagine come tutti la conosciamo.

Un frutto alleato della salute? Ti presentiamo l'avocado!

L’avocado grazie alle sue molteplici proprietà è ad oggi uno dei frutti più consumati a livello mondiale. Divenuto pilastro di molte diete (in particolare vegana e vegetariana) per via del suo alto contenuto di proteine e grassi, rappresenta uno dei migliori rimedi naturali per la prevenzione di varie patologie tra le quali: cancro, diabete, malattie cardiache e alcune patologie oculari come la cataratta e degenerazione maculare. L’avocado è una fonte importante di carotenoidi, in particolar modo di luteina e di zeaxantina che agendo in simbiosi agiscono contro l’invecchiamento delle strutture oculari e attenuano i danni ossidativi causati dai raggi UV. Ma le qualità dell’avocado non si fermano alla dieta! Soffri di occhi gonfi? Affidati ad un composto naturale a base di #avocado e olio di mandorle dolci, grazie alla presenza di aminoacidi, vitamina A ed E, ti aiuterà a sgonfiare le occhiaie.

Astenopia: quando lo stress è visivo.

Occhi pesanti? Senso di secchezza e sensibilità alla luce? Mal di testa, occhi rossi e occasionalmente visione offuscata o doppia?
Se anche tu, come milioni di italiani, riconosci uno di questi sintomi nel tuo tran tran quotidiano potresti soffrire di astenopia.

 Che cos’è l’astenopia?

L’astenopia è il termine medico per indicare uno stato di stress visivo, specialmente a livello muscolare (intrinseco ed estrinseco) che i nostri occhi avvertono successivamente ad un sovraccarico lavorativo prolungato, come guidare la macchina per un lungo periodo di tempo (specialmente nelle ore notturne), leggere con una scarsa luminosità o senza un presidio correttivo, o dopo un uso eccessivo di pc, tablet o smartphone.

 Quali sono le persone a rischio?

Le persone maggiormente coinvolte sono rappresentate dal gruppo dei terminalisti, seguiti dai lavoratori che rientrano nella categoria dei settori produttivi ad impegno visivo ravvicinato ed infine dalle persone con difetti refrattivi non corretti o corretti in maniera errata.

 Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi più comuni associati all’ astenopia sono :

·         lacrimazione

·         bruciore oculare e senso di corpo estraneo (effetto sabbia)

·         secchezza oculare accompagnata da rossore

·         fotofobia (ipersensibilità alla luce anche in condizioni normali)

·         dolore oculare

·         emicrania (specialmente nell’ area frontale)

·         visione annebbiata o sdoppiata (temporanea)

 Quali sono le cause principali?

Le cause possono essere molteplici, come un difetto visivo non corretto (miopia, ipermetropia, astigmatismo, strabismo), capacità infusionali da parte del sistema visivo insufficienti (difficoltà a mantenere la parola a fuoco), o strettamente legate ad una patologia oculare come le blefariti, le congiuntiviti e nei casi più gravi coinvolgendo la regione retinica con la maculopatia o le retinopatie degenerative.

 Cura e trattamento.

Sebbene l’astenopia possa essere fastidiosa e solo in casi estremi invalidante, nella maggior parte dei casi non presenta un quadro clinico preoccupante e tende a passare naturalmente dopo un buon riposo.Nonostante questo, cambiare le proprie abitudini è importante per prevenire una nuova ricaduta. Durante le tue attività lavorative inserisci delle pause ad intervalli regolari (in particolar modo al pc), regola la tua  postura, la corretta distanza dal monitor (50- 70 cm) ed effettua una ginnastica visiva con movimenti guidati; ridurrai moltissimo i sintomi, aumentando la qualità della visione e del tuo benessere generale.Se comunque dopo queste precauzioni la situazione non migliora sensibilmente, allora prova con:

·         uso di colliri per favorire la lubrificazione della cornea (lacrime artificiali)

·         uso di colliri specifici all’acido ialuronico e aminoacidi in grado di ripristinare i vari strati del film lacrimale

·         migliorare l’illuminazione dell’ambiente o spostare il monitor in una zona più idonea

·         acquistare, su consiglio medico o dell’ottico optometrista, delle lenti speciali con il filtro Blu

·         sottoporsi ad un controllo optometrico da un medico oculista o da un ottico e successivamente, se fosse necessario, da un ortottista.

 

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